Igienizzazione e disinfezione dell’aria condizionata e degli ambienti
Questo articolo su “Igienizzazione e disinfezione dell’aria” é tratto dalla presentazione di Errecom SPA del dott. Paolo Mattavelli
Cosa comporta avere un impianto NON sanificato e manutentato correttamente:
- Riduzione delle prestazioni
- Riduzione della vita dell’impianto
- Aumento del rischio di rotture
- Accumulo e proliferazione di batteri
- Rischio di propagazione di virus
- Sviluppo e diffusione di muffe, spore e allergeni
- L’aria introdotta nell’ambiente non è sana
Cosa significa DETERGERE:
Detergere per aumentare le prestazioni e ridurre le infezioni
Un corretto programma di detersione garantisce:
- Miglior scambio termico
- Riduzione dei consumi energetici
- Migliori prestazioni
- Prolungamento della vita del sistema
- Eliminazione dell’ambiente favorevole alla proliferazione di batteri, muffe e virus
- L’aria immessa nell’ambiente è pulita
Cosa significa DISINFETTARE:
Rimuovere e uccidere batteri, virus, muffe e lieviti che vivono su tutti gli oggetti e possono provocare malattie.
Permanenza sulle Superfici:
- Batteri e Muffe prolificano sulle superfici, nello sporco ambientale e negli scarichi
- I virus non si moltiplicano sulle superfici ma rimangono attivi per diverso tempo, propagando l’infezione.
COVID-19 vive:
- 5 giorni su Acciaio e Vetro
- 4 giorni su tessuti sintetici (es. filtri)
- 2 giorni su plastiche e resine
Grasso e sporco di diversa natura proteggono virus, batteri e muffe dall’azione dei disinfettanti.
I grandi impianti di condizionamento diffondono più velocemente il COVID-19?
- I grandi impianti di condizionamento che prelevano aria dall’esterno e la convogliano all’interno di un ambiente chiuso agevolando il ricambio, non aumentano il rischio di infezione.
- L’American Society for Mocrobiology (Università della California di Davis): “le particelle virali sono troppo piccole per essere bloccate dai filtri dell’aria HEPA e MERV ma le strategie di ventilazione possono ancora svolgere un ruolo nel ridurre la trasmissione del virus. L’aumento della quantità di aria che fluisce dall’esterno e la velocità di scambio d’aria possono diluire le particelle dell’interno. Tuttavia, un flusso d’aria elevato potrebbe anche sollevare particelle stabilizzate, reimmettendole nell’aria.
- Il Journal of American Medical Association ha analizzato i tamponi eseguiti in ambienti ospedalieri: i test condotti sulla bontà dell’aria sono risultati tutti negativi, tranne quelli sulle prese di scarico dell’ari. Alcune goccioline di virus sono rimaste nei filtri e nelle prese d’aria. Non ci sono problemi ad utilizzare i condizionatori a patto che si esegua un’adeguata manutenzione e sanificazione di tutto l’impianto.
Gli impianti di climatizzazione diffondono più velocemente il COVID-19?
- Il condizionatore può aiutare la diffusione del COVID-19, se già presente nell’ambiente in cui è in- serito, perché può rimette in circolo il virus depositato sulle sue superfici (soprattutto quelle del filtro e dello scambiatore di calore).
- Non ci sono problemi ad utilizzare i condizionatori a patto che si esegua una sanificazione frequente dell’evaporatore.
Se l’aria introdotta nelle stanze non è sana si possono diffondere infezioni, allergie e malattie, è quindi evidente che l’igienizzazione e disinfezione dell’aria condizionata e degli ambienti è altamente consigliata da Maxima e dai suoi tecnici del freddo.